Here you are: some of you back in Italy, others around China.
Lots of memories and of experiences accumulated over the summer school.
I still remember my first time to China: I felt overcome by the differences, by what I did not understand.
That's was the beginning of my thoughts about the summer schools program: offering opportunities to young people to understand what the world is about...
I feel very lucky to have found a group of friends who have helped me a lot in this journey: Roberto, Paolo, Paolo, Dario, Mària, Mattia, Raffaella. They have taught me a lot and I am very thankful to all of them.
I really hope that you will consider these two weeks in ChongQing as the beginning of a new journey. In this direction, we have started looking for opportunities for those of you who would like to do more in China, both in the profit and in the non-profit sectors. Some stages can be arranged. You can contact us in September in order to discuss these issues.
Have a good summer!
Fabio Corno
Italy to China
This is the very first blog from the first China Summer School organized by Bicocca University with the support of Fondazione Cariplo.
sabato 7 agosto 2010
domenica 1 agosto 2010
Sabato, 31 Luglio 2010
Siamo alle ultime ore di questa Summer School.
E’ la nostra prima Summer School in Cina e non nascondiamo che eravamo pronti a fronteggiare qualche difficoltà, come sempre può accadere alla prima esperienza.
E invece, a parte le temperature elevate che hanno messo tutti a dura prova, è stata una Summer School facile da gestire ed esaltante da vivere. E questo lo dobbiamo alla ChongQing University e all’Istituto Galileo che ci hanno dato tutto il supporto che potevamo desiderare.
Ma soprattutto lo dobbiamo a un ottimo gruppo di studenti che si sono dimostrati entusiasti, attivi, curiosi, capaci di superare alcune diffidenze iniziali, sempre stimolati dalle mille scoperte che si fanno quando si incontra la Cina di oggi.
Quindici giorni passano in fretta e non bastano a cogliere tutto quello che c’è da vedere e capire, ma sono stati sufficienti a destare un grande interesse: abbiamo motivo di credere che per molti di loro questo viaggio non è il viaggio in Cina, ma è il loro primo viaggio; altri ne seguiranno.
Tutti noi tutors eravamo già stati in Cina e un poco già la conoscevamo; ma non possiamo non ringraziare questi ragazzi per averci “imprestato” i loro occhi, le loro emozioni, facendo amplificare il piacere di vivere questa meravigliosa esperienza.
Un grande ringraziamento va anche a Martina che ogni sera ha ricevuto tutti i blog che venivano spediti a Milano via mail (la connessione diretta dalla Cina non è permessa) e con pazienza li ha pubblicati. E’ stata a tutti gli effetti una di noi!
Elisa, Jin, Mària, Paolo
E’ la nostra prima Summer School in Cina e non nascondiamo che eravamo pronti a fronteggiare qualche difficoltà, come sempre può accadere alla prima esperienza.
E invece, a parte le temperature elevate che hanno messo tutti a dura prova, è stata una Summer School facile da gestire ed esaltante da vivere. E questo lo dobbiamo alla ChongQing University e all’Istituto Galileo che ci hanno dato tutto il supporto che potevamo desiderare.
Ma soprattutto lo dobbiamo a un ottimo gruppo di studenti che si sono dimostrati entusiasti, attivi, curiosi, capaci di superare alcune diffidenze iniziali, sempre stimolati dalle mille scoperte che si fanno quando si incontra la Cina di oggi.
Quindici giorni passano in fretta e non bastano a cogliere tutto quello che c’è da vedere e capire, ma sono stati sufficienti a destare un grande interesse: abbiamo motivo di credere che per molti di loro questo viaggio non è il viaggio in Cina, ma è il loro primo viaggio; altri ne seguiranno.
Tutti noi tutors eravamo già stati in Cina e un poco già la conoscevamo; ma non possiamo non ringraziare questi ragazzi per averci “imprestato” i loro occhi, le loro emozioni, facendo amplificare il piacere di vivere questa meravigliosa esperienza.
Un grande ringraziamento va anche a Martina che ogni sera ha ricevuto tutti i blog che venivano spediti a Milano via mail (la connessione diretta dalla Cina non è permessa) e con pazienza li ha pubblicati. E’ stata a tutti gli effetti una di noi!
Elisa, Jin, Mària, Paolo
Venerdì, 30 Luglio 2010
…e il fatidico ultimo giorno è arrivato.
In questo caldo venerdì di luglio, tutti vestititi a festa, la nostra giornata inizia con l’incontro in università con coloro che hanno contribuito all’organizzazione della nostra summer school.
Nei giorni precedenti avevamo preparato, divisi in gruppi, delle presentazioni che riguardavano gli aspetti che più ci avevano colpito nel corso di queste due settimane, dalle impressioni iniziali, alle stranezze sulla città che ci ha ospitato, passando per i suoi cibi piccanti e la sua animata vita notturna. Davanti a noi avevamo, interessati ed attenti, Mr. Zhao (il responsabile degli Affari Internazionali della ChongQing University),
La nostra Summer School non può finire senza una serata di grande festa e ci mettiamo un abbigliamento adeguato.
Fedeli lettori, ci duole annunciarvi che qui si chiude il nostro blog. Non possiamo che concludere con il più sincero ringraziamento ai nostri meravigliosi tutor, che mettendoci a disposizione tutta la loro esperienza e il loro entusiasmo sono riusciti a trasmetterci l’amore e il rispetto per la diversità.
Grazie Paolo, Mària, Jin e Elisa.
Come Marco Polo vogliamo però esplorare a fondo questa terra, proseguendo il nostro viaggio, ma non temete… torneremo ancor più entusiasti di condividere con voi i nostri racconti e le nostre foto!
Federica, Francesca e Azzurra
In questo caldo venerdì di luglio, tutti vestititi a festa, la nostra giornata inizia con l’incontro in università con coloro che hanno contribuito all’organizzazione della nostra summer school.
Nei giorni precedenti avevamo preparato, divisi in gruppi, delle presentazioni che riguardavano gli aspetti che più ci avevano colpito nel corso di queste due settimane, dalle impressioni iniziali, alle stranezze sulla città che ci ha ospitato, passando per i suoi cibi piccanti e la sua animata vita notturna. Davanti a noi avevamo, interessati ed attenti, Mr. Zhao (il responsabile degli Affari Internazionali della ChongQing University),
la sua assistente, Mrs. Long e i rappresentanti dell’Istituto Galileo e un po’ di agitazione ha accompagnato tutte le nostre presentazioni, ma giunti al momento dei ringraziamenti e della consegna degli attestati la tensione ha ceduto il passo alla commozione.
Profondo nel suo saluto finale, il nostro capitan Brusaferri ci ha nuovamente trasmesso il suo amore per questa terra e la gioia di aver condiviso con noi questa esperienza.
Giunte dunque le 11.30 è arrivata per ChongQing l’ora di pranzo e ognuno si organizza secondo i propri gusti per raggiungere il “ristorante” preferito.
Ormai possiamo definirci esperti delle opportunità culinarie che ci offrono i dintorni!
Dopo pranzo siamo liberi di spendere come preferiamo le ultime ore a ChongQing.
E’ giunto il tempo di tracciare un bilancio della nostra summer school…
Le impressioni sono molteplici e variegate, difficili da raccontare perché vissute da ciascuno secondo la propria personalità, ma per questo ancor più significative.
Certo è che, seppur breve, questa esperienza ci ha dato tanto.
La valigia che riporteremo a casa sarà piena, non solo di souvenir, ma anche e soprattutto di nuove esperienze e conoscenze da questa terra dai mille volti.
ChongQing e la sua inarrestabile voglia di crescere ad ogni costo, unisce all’anima metropolitana uno spirito ancora profondamente legato alle sue antiche tradizioni.
Sullo stesso marciapiede camminano un bang-bang (uomini che attandono per strada con il loro bastone e la loro corda)
Ormai possiamo definirci esperti delle opportunità culinarie che ci offrono i dintorni!
Dopo pranzo siamo liberi di spendere come preferiamo le ultime ore a ChongQing.
E’ giunto il tempo di tracciare un bilancio della nostra summer school…
Le impressioni sono molteplici e variegate, difficili da raccontare perché vissute da ciascuno secondo la propria personalità, ma per questo ancor più significative.
Certo è che, seppur breve, questa esperienza ci ha dato tanto.
La valigia che riporteremo a casa sarà piena, non solo di souvenir, ma anche e soprattutto di nuove esperienze e conoscenze da questa terra dai mille volti.
ChongQing e la sua inarrestabile voglia di crescere ad ogni costo, unisce all’anima metropolitana uno spirito ancora profondamente legato alle sue antiche tradizioni.
Sullo stesso marciapiede camminano un bang-bang (uomini che attandono per strada con il loro bastone e la loro corda)
si possono “affittare” per il trasporto delle merci e un business man, una bancarella di verdura affianca un high-tech, garage improvvisati a cucina fanno concorrenza a ristoranti di classe e i nuovi grattacieli svettano su fatiscenti baracche… questa è la contraddittoria ChongQing!
Ciò che ci resterà non sarà il particolare quanto l’insieme; il puzzle di sapori, colori e sguardi incontrati in ogni via. La gente è la vera anima di ChongQing, il motore di questa instancabile città in azione 24 ore su 24.
Anche i gesti quotidiani più semplici si trasformano in esperienze per nulla scontate… provate voi a scegliere cosa ordinare in un menù cinese, o a scoprire che la fermata della metropolitana in cui siete scesi è in realtà il settimo piano di un palazzo abitato (poveri gli inquilini del sesto piano!).
Anche fare la spesa al supermercato è davvero singolare… il bancone della carne funziona come il nostro per la frutta, ognuno prende il pezzo che preferisce… e se non vi piace la carne potete scegliere pesci, granchi o rane ancora vivi, mentre alcune commesse promuovono i propri prodotti urlando nei microfoni l’una a un metro di distanza dall’altra.
Ci stupisce che in questa città, emblema di una Cina protesa al raggiungimento della leadership economica mondiale, possano coesistere in modo apparentemente armonico realtà sociali così diverse.
Anche fare la spesa al supermercato è davvero singolare… il bancone della carne funziona come il nostro per la frutta, ognuno prende il pezzo che preferisce… e se non vi piace la carne potete scegliere pesci, granchi o rane ancora vivi, mentre alcune commesse promuovono i propri prodotti urlando nei microfoni l’una a un metro di distanza dall’altra.
Ci stupisce che in questa città, emblema di una Cina protesa al raggiungimento della leadership economica mondiale, possano coesistere in modo apparentemente armonico realtà sociali così diverse.
La nostra Summer School non può finire senza una serata di grande festa e ci mettiamo un abbigliamento adeguato.
A proposito: oggi è il compleanno di Jin, quindi la prima ad essere festeggiata sarà lei.
Dopo una cena succulenta, con una piccola sorpresa la ringraziamo per il suo entusiasmo e l’indispensabile aiuto in queste due settimane. È bastata una torta con tanto di canzoncina per vedere spuntare una lacrimuccia.. auguri Jin!
…e finalmente è il momento della discoteca.
Fra giochi, balli e brindisi ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima summer school!!!
Dopo una cena succulenta, con una piccola sorpresa la ringraziamo per il suo entusiasmo e l’indispensabile aiuto in queste due settimane. È bastata una torta con tanto di canzoncina per vedere spuntare una lacrimuccia.. auguri Jin!
…e finalmente è il momento della discoteca.
Fra giochi, balli e brindisi ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima summer school!!!
Fedeli lettori, ci duole annunciarvi che qui si chiude il nostro blog. Non possiamo che concludere con il più sincero ringraziamento ai nostri meravigliosi tutor, che mettendoci a disposizione tutta la loro esperienza e il loro entusiasmo sono riusciti a trasmetterci l’amore e il rispetto per la diversità.
Grazie Paolo, Mària, Jin e Elisa.
Come Marco Polo vogliamo però esplorare a fondo questa terra, proseguendo il nostro viaggio, ma non temete… torneremo ancor più entusiasti di condividere con voi i nostri racconti e le nostre foto!
Federica, Francesca e Azzurra
venerdì 30 luglio 2010
giovedì 29 luglio 2010
Giovedì, 29 Luglio 2010
Ci siamo quasi, la nostra avventura sta per volgere al termine.
Al mattino, appena apriamo gli occhi, il primo pensiero è il conto alla rovescia. Quanti giorni mancano ad un buon piatto di pasta ma, anche quanti giorni mancano a lasciare questi posti affascinanti e lontani dalla nostra solita realtà.
Il cielo alle 7 del mattino qui a ChongQing è sempre grigio ma la giornata sembra promettere un bel sole ed un bel caldo e la bella umidità che si attacca addosso!!!!!!!!!!!!!
Alle 8 siamo già sul pullman osservando una città che sembra non sia mai andata a dormire e pronti per un tuffo nella storia cinese: il distretto di DaXu.
DaXu dista circa 160 km da Chongqing, il viaggio è stato confortevole e abbastanza lungo per dormire e recuperare le forze. Inoltrandoci per strade di campagna, dove a causa della famosa guida sicura degli autisti di ChongQing, abbiamo rischiato un paio di frontali, siamo giunti in questo paesino con poche case, negozietti tipici e ristoranti.
Entrati nella Collina della Cina Preziosa, invece che trovare il silenzio tipico di un luogo di culto, siamo stati assediati da gruppi di turisti locali, preceduti da chiassosissime guide armate di microfono, capaci di mettersi una a fianco all’altra con i rispettivi gruppi al seguito, sovrapponendo quasi in una gara le proprie voci alle altre.
Lì abbiamo potuto ammirare statue, sculture rupestri e incisioni nella roccia risalenti all’epoca della dinastia Tang (IX sec.) e Song (XIII) con influenze buddiste, taoiste e confuciane. La maggior parte sono opere scolpite in rilievo alte fino a circa 5 metri, dettagliate e lavorate nei minimi particolari; alcune di queste hanno mantenuto i colori intensi originari. Di fronte a queste meraviglie siamo rimasti tutti senza parole per la grandezza, sontuosità e ricercatezza dei particolari di queste imponenti opere.
Ci è tornata alla mente subito la dedizione verso Buddha osservata nel monastero di ChengDu, dove abbiamo da subito avvertito un senso di ieraticità e rispetto che ci aveva molto colpito, tanto che anche noi ci eravamo messi ad offrire l’incenso con la giusta concentrazione e serietà.
Abbiamo anche potuto ammirare la scultura di un Buddha sdraiato, lungo 35 metri e alto 5: assolutamente incantevole e imponente.
Dopo aver concluso il giro, sfiniti dai 46° percepiti, siamo andati al ristorante: la gabbia che conteneva le galline ci ha fatto capire subito cosa o meglio chi avremmo mangiato.
Queste sono le immagini che più ci sono rimaste impresse, che più rappresentano le diversità, la lontananza fra le nostre due culture ed il contrasto fra le zone rurali e la città; ma sono le stesse emozioni che nel momento in cui le vivi ti esaltano e ti rendono contento dell’essere “qui ed ora”. Successivamente, con l’aiuto delle nostre fidate tutor cinesi, ci siamo dedicati all’acquisto di souvenir contrattando il prezzo come mai nessuno prima della Cina ci aveva insegnato!
Dopo il viaggio di ritorno, ci siamo ritrovati tutti per preparare le presentazioni sulle nostre impressioni ed esperienze vissute qui a ChongQing come ringraziamento ai nostri tutor e agli insegnanti per l’ospitalità e la calorosa accoglienza.
Dopo il “free time” e la preparazione delle relazioni per la cerimonia conclusiva di domani mattina, abbiamo preso da mangiare ad un “take-away”cinese. Il negozio non aveva nè lanterne suggestive nè statuette con gattini cinesi che muovono la zampa in su e in giù e le confezioni non erano proprio come quelle fantastiche scatolette che si vedono nei film americani. Anzi la signora, la cuoca, era quasi arrabbiata perché avevamo ordinato troppo e le stavamo terminando l’assortimento per i suoi fedeli clienti locali. Si, proprio così! La signora non aveva “scorte”: aveva pensato al fabbisogno della giornata, così capitando un imprevisto, anche se positivo, non sì è trovata pronta ad accoglierlo. Sarà una caratteristica tipica di questi negozietti abituati ad un ristretto giro di vendite? Comunque, in poco tempo avevamo tutto perfettamente impacchettato, caldo, buono, anche se un filo piccante!
Per festeggiare la “quasi” fine di questa summer school siamo usciti tutti insieme per un primo saluto tutti increduli e dispiaciuti che questa avventura sia agli sgoccioli!
A domani per i saluti, quelli veri. Che tristezza…
Chiara, Claudia, Lidia e Valentina
Il cielo alle 7 del mattino qui a ChongQing è sempre grigio ma la giornata sembra promettere un bel sole ed un bel caldo e la bella umidità che si attacca addosso!!!!!!!!!!!!!
Alle 8 siamo già sul pullman osservando una città che sembra non sia mai andata a dormire e pronti per un tuffo nella storia cinese: il distretto di DaXu.
DaXu dista circa 160 km da Chongqing, il viaggio è stato confortevole e abbastanza lungo per dormire e recuperare le forze. Inoltrandoci per strade di campagna, dove a causa della famosa guida sicura degli autisti di ChongQing, abbiamo rischiato un paio di frontali, siamo giunti in questo paesino con poche case, negozietti tipici e ristoranti.
Entrati nella Collina della Cina Preziosa, invece che trovare il silenzio tipico di un luogo di culto, siamo stati assediati da gruppi di turisti locali, preceduti da chiassosissime guide armate di microfono, capaci di mettersi una a fianco all’altra con i rispettivi gruppi al seguito, sovrapponendo quasi in una gara le proprie voci alle altre.
Lì abbiamo potuto ammirare statue, sculture rupestri e incisioni nella roccia risalenti all’epoca della dinastia Tang (IX sec.) e Song (XIII) con influenze buddiste, taoiste e confuciane. La maggior parte sono opere scolpite in rilievo alte fino a circa 5 metri, dettagliate e lavorate nei minimi particolari; alcune di queste hanno mantenuto i colori intensi originari. Di fronte a queste meraviglie siamo rimasti tutti senza parole per la grandezza, sontuosità e ricercatezza dei particolari di queste imponenti opere.
Ci è tornata alla mente subito la dedizione verso Buddha osservata nel monastero di ChengDu, dove abbiamo da subito avvertito un senso di ieraticità e rispetto che ci aveva molto colpito, tanto che anche noi ci eravamo messi ad offrire l’incenso con la giusta concentrazione e serietà.
Abbiamo anche potuto ammirare la scultura di un Buddha sdraiato, lungo 35 metri e alto 5: assolutamente incantevole e imponente.
Dopo aver concluso il giro, sfiniti dai 46° percepiti, siamo andati al ristorante: la gabbia che conteneva le galline ci ha fatto capire subito cosa o meglio chi avremmo mangiato.
Queste sono le immagini che più ci sono rimaste impresse, che più rappresentano le diversità, la lontananza fra le nostre due culture ed il contrasto fra le zone rurali e la città; ma sono le stesse emozioni che nel momento in cui le vivi ti esaltano e ti rendono contento dell’essere “qui ed ora”. Successivamente, con l’aiuto delle nostre fidate tutor cinesi, ci siamo dedicati all’acquisto di souvenir contrattando il prezzo come mai nessuno prima della Cina ci aveva insegnato!
Dopo il viaggio di ritorno, ci siamo ritrovati tutti per preparare le presentazioni sulle nostre impressioni ed esperienze vissute qui a ChongQing come ringraziamento ai nostri tutor e agli insegnanti per l’ospitalità e la calorosa accoglienza.
Dopo il “free time” e la preparazione delle relazioni per la cerimonia conclusiva di domani mattina, abbiamo preso da mangiare ad un “take-away”cinese. Il negozio non aveva nè lanterne suggestive nè statuette con gattini cinesi che muovono la zampa in su e in giù e le confezioni non erano proprio come quelle fantastiche scatolette che si vedono nei film americani. Anzi la signora, la cuoca, era quasi arrabbiata perché avevamo ordinato troppo e le stavamo terminando l’assortimento per i suoi fedeli clienti locali. Si, proprio così! La signora non aveva “scorte”: aveva pensato al fabbisogno della giornata, così capitando un imprevisto, anche se positivo, non sì è trovata pronta ad accoglierlo. Sarà una caratteristica tipica di questi negozietti abituati ad un ristretto giro di vendite? Comunque, in poco tempo avevamo tutto perfettamente impacchettato, caldo, buono, anche se un filo piccante!
Per festeggiare la “quasi” fine di questa summer school siamo usciti tutti insieme per un primo saluto tutti increduli e dispiaciuti che questa avventura sia agli sgoccioli!
A domani per i saluti, quelli veri. Che tristezza…
Chiara, Claudia, Lidia e Valentina
mercoledì 28 luglio 2010
Mercoledì, 28 Luglio 2010
E così comincia una nuova calda giornata in quel di Chongqing...
Oggi ci attendono le ultime lezioni: la prima riguarda la corruzione in Cina, un tema che ha interessato molti, la seconda il sistema fiscale.
Senza perdere un attimo di tempo, siamo corsi a pranzo dal nostro cuoco di fiducia, soprannominato “il Lurido”, a pochi passi dall'università: stretti stretti attorno a due tavoli, abbiamo potuto gustare le sue specialità.
Dopo un caffè espresso fatto con la caffettiera di casa portata al “ristorante” da Mattia, siamo partiti rapidamente per visitare la fabbrica della Coca Cola. Oggi però non siamo soli. A noi si è unito un gruppo di ragazzi cinesi delle scuole secondarie che frequenta un corso di inglese. Per mettere in pratica le loro conoscenze linguistiche, hanno scambiato con noi quattro chiacchiere.
Appena giunti a destinazione, siamo stati accolti da una ragazza sorridente che ci ha offerto una bella bottiglia di Coca Cola fresca: certi piaceri sono uguali in ogni parte del mondo, anche se i nomi si adattano al luogo!
Dopo averci mostrato il processo produttivo (non c'è stato modo di farci dire l'ingrediente segreto!), abbiamo rapidamente visitato il museo della storia della Coca Cola.
Proseguendo la giornata, non poteva non mancare un bel museo con aria condizionata: il Three Gorges Museum. Victor, il nostro Cicerone cinese, ci ha fatto da guida spiegando dettagliatamente ogni parte del museo, in particolare l'evoluzione della città di Chongqing.
Il museo si affaccia su una delle più grandi piazze del mondo; sotto gli alberi delle aiuole un gruppo di cinesi si dilettava a cantare canzoni popolari accompagnati da un tipico strumento musicale.
Ovviamente non potevamo non farci contagiare dalla loro voglia di divertirsi; alla prima occasione, abbiamo risposto al loro invito e abbiamo cantato in coro (in cerchio con loro che ci hanno accompagnato con la versione cinese) “Bella ciao”, ormai inno ufficiale della Summer School. Tra i grandi sorrisi della gente, abbiamo anche riscosso qualche applauso!
Faceva davvero caldo; ad un certo punto la nostra attenzione è stata catturata dal termometro posto ad un lato della piazza: 43°C!!! Ecco perché ci stavamo letteralmente sciogliendo!
Per proteggerci un po' dalla calura, siamo entrati a visitare il teatro “Great Hall” che è anche simbolo della città.
Non c’è neanche il tempo di recuperare le forze, che è già ora di cena. Stasera ci attende una cena particolare: l' ”Hot Pot” che consiste in una sorta di pentola con brodo bollente in cui intingere vari tipi di carne, verdure e pesce. Ovviamente non poteva mancare il piccante!
Ciò che però ci ha colpito maggiormente è stato lo spettacolo che si è svolto durante la cena: sul palco ci sono stati balli, canti, l'esibizione di un artista dell'Opera del Sichuan e un esperto calligrafo.
E così un'altra intensa giornata è giunta al termine. Come al solito stanchi, ma nello stesso tempo soddisfatti e contenti per aver assaporato un altro po' di Cina.
Borace, Colombo & Sambruni
Senza perdere un attimo di tempo, siamo corsi a pranzo dal nostro cuoco di fiducia, soprannominato “il Lurido”, a pochi passi dall'università: stretti stretti attorno a due tavoli, abbiamo potuto gustare le sue specialità.
Dopo un caffè espresso fatto con la caffettiera di casa portata al “ristorante” da Mattia, siamo partiti rapidamente per visitare la fabbrica della Coca Cola. Oggi però non siamo soli. A noi si è unito un gruppo di ragazzi cinesi delle scuole secondarie che frequenta un corso di inglese. Per mettere in pratica le loro conoscenze linguistiche, hanno scambiato con noi quattro chiacchiere.
Appena giunti a destinazione, siamo stati accolti da una ragazza sorridente che ci ha offerto una bella bottiglia di Coca Cola fresca: certi piaceri sono uguali in ogni parte del mondo, anche se i nomi si adattano al luogo!
Dopo averci mostrato il processo produttivo (non c'è stato modo di farci dire l'ingrediente segreto!), abbiamo rapidamente visitato il museo della storia della Coca Cola.
Proseguendo la giornata, non poteva non mancare un bel museo con aria condizionata: il Three Gorges Museum. Victor, il nostro Cicerone cinese, ci ha fatto da guida spiegando dettagliatamente ogni parte del museo, in particolare l'evoluzione della città di Chongqing.
Il museo si affaccia su una delle più grandi piazze del mondo; sotto gli alberi delle aiuole un gruppo di cinesi si dilettava a cantare canzoni popolari accompagnati da un tipico strumento musicale.
Ovviamente non potevamo non farci contagiare dalla loro voglia di divertirsi; alla prima occasione, abbiamo risposto al loro invito e abbiamo cantato in coro (in cerchio con loro che ci hanno accompagnato con la versione cinese) “Bella ciao”, ormai inno ufficiale della Summer School. Tra i grandi sorrisi della gente, abbiamo anche riscosso qualche applauso!
Faceva davvero caldo; ad un certo punto la nostra attenzione è stata catturata dal termometro posto ad un lato della piazza: 43°C!!! Ecco perché ci stavamo letteralmente sciogliendo!
Per proteggerci un po' dalla calura, siamo entrati a visitare il teatro “Great Hall” che è anche simbolo della città.
Non c’è neanche il tempo di recuperare le forze, che è già ora di cena. Stasera ci attende una cena particolare: l' ”Hot Pot” che consiste in una sorta di pentola con brodo bollente in cui intingere vari tipi di carne, verdure e pesce. Ovviamente non poteva mancare il piccante!
Ciò che però ci ha colpito maggiormente è stato lo spettacolo che si è svolto durante la cena: sul palco ci sono stati balli, canti, l'esibizione di un artista dell'Opera del Sichuan e un esperto calligrafo.
E così un'altra intensa giornata è giunta al termine. Come al solito stanchi, ma nello stesso tempo soddisfatti e contenti per aver assaporato un altro po' di Cina.
Borace, Colombo & Sambruni
martedì 27 luglio 2010
Martedì, 27 Luglio 2010
“Hot & spicy”, “caldo e piccante”. Così il professore Chen ha definito la città di Chongqing e mai una definizione è stata più appropriata! Anche oggi abbiamo sudato le nostre sette camicie quotidiane girando per la città...
Ma andando con ordine, 8:30 tutti a lezione muniti di Nescafè.
C'è però chi è più attivo di noi: di fronte all'università un gruppo di audaci vecchiette praticavano il Tai Chi. E noi occidentali che pensavamo di aver inventato qualcosa di nuovo con il Flash Mob!
L'argomento della lezione della giornata è la situazione immobiliare cinese. Subito dopo abbiamo visitato Chongqing Tiandi, nuovo quartiere residenziale e commerciale che verrà completato fra una decina d'anni. Il primo impatto è quello di essere entrati in un residence di lusso, con ruscelli d'acqua, case curate e negozi raffinati. Già attivo con parecchi ristoranti e negozi, ospiterà una delle torri più alte del mondo con più di 100 piani!
Le aspettative riguardo questo quartiere sono molte, inoltre è ancora conveniente acquistare appartamenti, visto l’incremento dei prezzi che si stanno raddoppiando ogni due anni. Se qualcuno è interessato e vuole fare un affare, si precipiti a Chongqing o visiti il sito www.cqtiandi.com ! Una delle maggiori attrazioni sarà una discoteca caratterizzata dalla presenza di un acquario gigante contenente degli squali...chi non ha mai sognato di ballare tra i pescecani?
Dopo 12 giorni di squisitezze piccanti cinesi, ci siamo concessi un “italian buffet”. Questo significa due cose essenziali: PASTA e CAFFE' ESPRESSO!Non c'è tempo per riposare, il pullman ci attende, destinazione l'industria Zongshen che produce motori per motocicli, tosaerba e motoscafi che collabora anche con Piaggio. Dopo una breve visita all'interno della fabbrica, tutti siamo rimasti stupiti dal fatto che gli operai lavorino suddivisi in 3 turni da 8 ore tutti i giorni.
Rapidamente ci siamo poi trasferiti in un quartiere molto originale dove è situata il Sichuan Art College, che abbiamo visitato. Sembrava di essere stati catapultati in un fumetto, con palazzi con facciate decorate con ogni sorta di soggetto, stile e colore.
All'interno del campus, che è sorto accanto ai capannoni di una vecchia fabbrica di carri armati,c'erano molte sculture realizzate dagli studenti e alcuni murales dipinti attorno alle figure originali della rivoluzione culturale.
Completamente spossati dal caldo, siamo tornati al campus in fretta. Dopo cena l'appuntamento era in università per vedere tutti insieme il documentario sulla Cina girato da Antonioni nel 1972 consigliatoci da Mattia. Ognuno di noi ha avuto modo di constatare come la Cina sia cambiata molto e in fretta in poche decine di anni.
Tra l'altro la scelta di rimanere in aula invece di girare per la città è risultata vincente, visto che fuori si è scatenato un bell'acquazzone! E così per una notte possiamo andare a letto non sudati...anche se tutti abbiamo il presentimento che la tregua dal caldo sarà breve...
Nicole e Claudia
C'è però chi è più attivo di noi: di fronte all'università un gruppo di audaci vecchiette praticavano il Tai Chi. E noi occidentali che pensavamo di aver inventato qualcosa di nuovo con il Flash Mob!
L'argomento della lezione della giornata è la situazione immobiliare cinese. Subito dopo abbiamo visitato Chongqing Tiandi, nuovo quartiere residenziale e commerciale che verrà completato fra una decina d'anni. Il primo impatto è quello di essere entrati in un residence di lusso, con ruscelli d'acqua, case curate e negozi raffinati. Già attivo con parecchi ristoranti e negozi, ospiterà una delle torri più alte del mondo con più di 100 piani!
Le aspettative riguardo questo quartiere sono molte, inoltre è ancora conveniente acquistare appartamenti, visto l’incremento dei prezzi che si stanno raddoppiando ogni due anni. Se qualcuno è interessato e vuole fare un affare, si precipiti a Chongqing o visiti il sito www.cqtiandi.com ! Una delle maggiori attrazioni sarà una discoteca caratterizzata dalla presenza di un acquario gigante contenente degli squali...chi non ha mai sognato di ballare tra i pescecani?
Dopo 12 giorni di squisitezze piccanti cinesi, ci siamo concessi un “italian buffet”. Questo significa due cose essenziali: PASTA e CAFFE' ESPRESSO!Non c'è tempo per riposare, il pullman ci attende, destinazione l'industria Zongshen che produce motori per motocicli, tosaerba e motoscafi che collabora anche con Piaggio. Dopo una breve visita all'interno della fabbrica, tutti siamo rimasti stupiti dal fatto che gli operai lavorino suddivisi in 3 turni da 8 ore tutti i giorni.
Rapidamente ci siamo poi trasferiti in un quartiere molto originale dove è situata il Sichuan Art College, che abbiamo visitato. Sembrava di essere stati catapultati in un fumetto, con palazzi con facciate decorate con ogni sorta di soggetto, stile e colore.
All'interno del campus, che è sorto accanto ai capannoni di una vecchia fabbrica di carri armati,c'erano molte sculture realizzate dagli studenti e alcuni murales dipinti attorno alle figure originali della rivoluzione culturale.
Completamente spossati dal caldo, siamo tornati al campus in fretta. Dopo cena l'appuntamento era in università per vedere tutti insieme il documentario sulla Cina girato da Antonioni nel 1972 consigliatoci da Mattia. Ognuno di noi ha avuto modo di constatare come la Cina sia cambiata molto e in fretta in poche decine di anni.
Tra l'altro la scelta di rimanere in aula invece di girare per la città è risultata vincente, visto che fuori si è scatenato un bell'acquazzone! E così per una notte possiamo andare a letto non sudati...anche se tutti abbiamo il presentimento che la tregua dal caldo sarà breve...
Nicole e Claudia
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